Questo distretto è costituito dalle fosse nasali, dal rinofaringe e dai seni paranasali. In paricolare i seni paranasali sono delle cavità poste da ciascun lato collegate alle fosse nasali attraverso comunicazioni molto ristrette e l'origine delle patologie dei seni è spesso dovuta ad ostacoli che bloccano gli osti impedendo una normale ventilazione come dovrebbe accadere normalmente. Le cavità paranasali sono in numero di quattro per lato: mascellare, frontale, etmoide e sfenoide.
La diagnostica delle patologie delle fosse nasali e dei seni paranasali si avvale innanzi tutto della videoendoscopia con endoscopi flessibili o rigidi: questo esame consente una dettagliata ispezione delle fosse nasali alla ricerca di segni diretti e indiretti che possano già orientare verso una diagnosi. Ad integrazione dell'endoscopia vi è poi la TAC che viene quasi sempre efettuata senza mezzo di contrasto ed è un esame insostituibile in senso preoperatorio perchè fornisce informazioni precise sulla anatomia dei seni paranasali, riducendo al minimo le complicanze intraoperatorie. A volte, soprattutto nelle patologie unilaterali, può essere necessario effettuare una RMN e prima di procedere all'intervento una biopsia può fornire informazioni fondamentali per una strategia chirurgica corretta.
Le patologie che più spessso ritroviamo a livello dei seni paranasali sono quelle di tipo infiammatorio acuto o cronico (sinusiti) oltre a quelle immuno-allergiche disreattive (poliposi). Meno frequenti, ma di maggior impegno sia diagnostico che terapeutico sono poi i tumori, più spesso benigni, eccezionalmente maligni;vi sono altre patologie rare ma importanti, alcune delle quali verranno riportate a fianco.
L'approccio chirurgico alle patologie dei seni paranasali è cambiato radicalmente nel corso dei due precedenti decenni e possiamo affermare che oggi quasi tutte le malattie di interesse chirurgico relative a queste cavità vengono gestite con tecniche endoscopiche. Alla fine degli anni '80 è stato coniato un termine che riassume le caratteristiche di questa chirurgia: FESS (functional endoscopic sinus surgery). Si tratta di una chirurgia endoscopica funzionale e pertanto miniinvasiva sia per l'approccio endoscopico endonasale che per il fatto di risparmiare il più possibile le strutture eliminando solo i tessuti patologici e rimuovendo le condizioni anatomiche che fanno da ostacolo ad una normale ventilazione tra naso e seni paranasali, causa di molte delle patologie a questo livello. Questa chirurgia si avvale di endoscopi rigidi di varia angolazione e di strumenti appositi disegnati per operare in distretti così angusti in maniera non lesiva. Si è trattato di una vera rivoluzione per l'otorinolaringoiatra abituato un tempo ad interventi molto aggressivi e con esiti spesso spiacevoli per il paziente. Con il passare del tempo la chirurgia endoscopica nasosinusale è divenuta così evoluta che molti interventi prima effettuati dai neurochirurghi (fistole rino-liquorali, tumori dell'ipofisi, patologie vasclari, ecc.) o dagli oculisti (dacriorinostomie) vengono attualmente realizzati da chirurghi otorinolaringoiatri che abbiano adeguata esperienza in merito. |