Volutamente questo capitolo delle patologie delle vie aeree viene considerato a sè per tutta una serie di problematiche in senso diagnostico e terapeutico che le rendono più difficili da gestire nel bambino rispetto all'adulto.
Le vie aeree del bambino non sono solo una versione in miniatura di quelle dell'adulto (il che già complica non poco le cose): rappresentano un sistema decisamente più delicato ed instabile per cui chi si occupa di questo settore deve avere sufficiente esperienza e discreta velocità di esecuzione per evitare complicanze e poter gestire le varie condizioni cui può andare incontro.
Si può esplorare l'intero albero respiratorio del bambino, dal neonato (anche pretermine) al bambino grande: ovviamente è necessario possedere una strumentazione adeguata oltre alla dimistichezza col paziente pediatrico. Una valutazione endoscopica del distretto rinofaringeo e laringeo (fibroscopia o rinofibrolaringoscopia) può essere eseguita tranquillamente in ambulatorio; se invece è necessario effettuare una tracheo-broncoscopia allora è opportuno eseguire la procedura in ambienti idonei (sala operatoria, terapia intensiva) con assistenza anestesiologica. Ad onor del vero quest 'ultima è una evenienza poco frequente, per cui si può concludere che la realizzazione di una fibroscopia è fattibile routinariamente da specialisti abituati a queste procedure.
L'endoscopia delle vie aeree nel bambino consente di indagare su tutta una serie di patologie, da quelle più frequenti (ipertrofia delle adenoidi, noduli delle corde vocali) alle malformazioni (diaframmi coanali, laringomalacia, cisti, stenosi laringotracheali, ecc.) a patologie che possono interferire in maniera importante sulla respirazione (poliposi nasale, sinusiti croniche, laringite ipoglottica, papillomatosi laringea) fino a condizioni che espongono il bambino a grave pericolo (corpi estranei tracheobronchiali) |